Dopo il successo di 400 milioni di dollari in tutto il mondo di Godzilla vs. Kong di Adam Wingard – che sorprendentemente non presentava nessuna anticipazione di un sequel a metà dei titoli di coda – la Legendary riferisce che sta aprendo le prime trattative per far tornare il regista per almeno un altro sequel del MonsterVerse. Il rapporto nota anche che uno dei titoli di cui si parla è Son of Kong.
Per chi non lo sapesse, Son of Kong è il sequel dell’originale King Kong del 1933, arrivato solo nove mesi dopo il suo predecessore. Con i suoi 62 minuti di durata, Son of Kong è entrato nella storia del cinema introducendo l’adorabile e sciocco figlio di Kong, che quasi immediatamente muore annegato per salvare l’assassino di suo padre da una tempesta tropicale. È uno dei finali più squilibrati di un film dall’invenzione della telecamera.
Tuttavia! Tutto questo è ancora in sospeso. Wingard è un uomo impegnato in questi giorni, sta preparando sia un reboot/sequel di Face/Off di John Woo, sia un film live-action sui Thundercats. Se l’accordo di Wingard dovesse chiudersi alla Legendary, sarebbe per un sequel molto più avanti, ma segnerebbe la prima volta che un regista ha diretto due film nel MonsterVerse della Warner Bros. Inoltre, se vogliamo essere realistici, tutto quello che Wingard ci ha detto riguardo a una scena di titoli di coda modificata suona come un sequel che si concentrerebbe su Hollow Earth, il paese delle meraviglie pieno di mostri introdotto in Godzilla vs. Kong.
Godzilla vs. Kong era il culmine della storia iniziata in Godzilla del 2014 di Gareth Edwards, seguito poco dopo da Kong: Skull Island e Godzilla: King of the Monsters. Mentre nessuno di questi film ha incendiato il botteghino o il Rotten Tomatoes, i fan che sono rimasti nei paraggi volevano ancora vedere questi due mostri iconici scontrarsi. Il film di Wingard – che ha debuttato su HBO Max e nei cinema allo stesso tempo – ha decisamente mantenuto la promessa di due ragazzi molto grandi che si prendono a pugni ripetutamente fino a perdere i sensi. C’erano anche Rebecca Hall, Alexander Skarsgard, Millie Bobby Brown, Brian Tyree Henry e Julian Dennison.
Fonte: collider.com